Cellule
Sempre più chiese a livello mondiale si stanno rendendo conto della fondamentale importanza delle cellule. Per mezzo del ministero delle cellule le chiese crescono e le persone hanno occasione di servirsi dei propri doni spirituali. Il corpo di Cristo viene mobilitato per il ministero, e il risultato ultimo è che le anime perdute trovano la verità e l’amore di Cristo.
Ma le cellule sono qualcosa di nuovo, l’ultimo grido in fatto di ministeri alla moda?
Assolutamente no. L’uso delle cellule nelle chiese ebbe inizio con la chiesa primitiva di cui
leggiamo nel libro degli Atti degli Apostoli. Le “cellule” della chiesa si incontravano nelle case
della gente per adorare il Signore, per stare in comunione, per crescere nella propria fede, e
per condividere con amici e vicini questa Buona Novella che avevano trovato. Queste cellule si
incontravano poi tutte insieme per riunioni più grandi nel cortile del tempio, per l’adorazione,
per la predicazione della parola e per l’evangelizzazione.
Perché utilizziamo il termine “cellula”?
Perché non chiamare questa entità “piccolo gruppo”?
Molte chiese hanno piccoli gruppi che si incontrano per svariati tipi di ministero, il più comune dei quali è lo studio biblico. Per comprendere la differenza che corre tra i piccoli gruppi e le cellule utilizzeremo un esempio tratto dalla Biologia: una cellula è un organismo che vive e cresce e che si riproduce di continuo. La differenza principale tra una cellula e un piccolo gruppo è il fatto che la cellula si moltiplica, mentre un piccolo gruppo può anche non farlo. Questa distinzione è vitale. Possono realizzarsi molti generi diversi di ministero in un gruppo, ma se la moltiplicazione e la crescita non sono tra gli obbiettivi del gruppo, allora questo non può chiamarsi una cellula. La differenza principale tra una cellula e un piccolo gruppo è il fatto che la cellula si moltiplica, mentre un piccolo gruppo può anche non farlo.
Nella foto: il gruppo che ha partecipato al corso "Evangelizzazione con le Cellule", presso la parrocchia Santa Maria Madre della Provvidenza (Roma)