INDIA: si realizzano i progetti di MARIA
Siamo arrivati a Bangalore il 19 giugno 2012 al mattino in cinque: P. Sergio, Sr. Teresina, Sr. Yesumary, Mauro Stocco di Massanzago (PD), che rappresentava le nostre famiglie, e Maria Righetto di Treviso che rappresentava i nostri giovani.
Per iniziare con un’esperienza di povertà le valigie sono arrivate con quasi due giorni di ritardo. Il giorno dopo io sono subito partito per Ranchi dove stiamo iniziando la nuova Missione perché c’erano da affrontare parecchie cose e risolvere varie difficoltà burocratiche.
Invece Sr. Teresina, Sr. Yesumary, Mauro e Maria sono restati a Bangalore; dal 21 al 23 sono andati a Mysore a visitare le Suore Orsoline dove noi seguiamo varie ragazze orfane con l’adozione a distanza e il 25 mi hanno poi raggiunto a Ranchi.
Che esperienza è stata?
È stato un lasciarsi guidare, sempre attenti a cogliere la divina volontà che il Signore ci manifestava di giorno in giorno nell’affrontare i passi e nel risolvere le difficoltà che sempre ci sono in un’opera che nasce.
È stato veramente bello l’incontro con il Cardinale Toppo, Arcivescovo di Ranchi, che ci fa sempre sentire la sua paternità e ha dato a Mauro e a Maria (che per la prima volta erano venuti in India), come segno di particolare accoglienza, uno scialle caratteristico della loro tribù. Con lui abbiamo condiviso i passi che stiamo facendo e per tutto e per tutti abbiamo chiesto la Sua Benedizione.
Abbiamo anche accompagnato un nostro seminarista indiano, che inizia il quinquennio teologico, al seminario Pontificio di Ranchi, diretto dai Padri Gesuiti, che ci hanno accolto con tanto amore e cordialità.
Inoltre con il nostro Architetto di Ranchi siamo riusciti a completare i progetti dei primi due edifici con cui inizieremo la Missione: - la casa delle suore e - la scuola materna per i bambini di questo villaggio che si trova nell’immediata periferia di Ranchi.
Un altro passo importante è stato l’aver potuto assolvere le pratiche per la conclusione della registrazione di un secondo appezzamento di terreno, che è poi l’appezzamento più grande (3 acri: 1 ettaro e 2.000 mq).
Accanto a tutte queste incombenze da seguire è sempre fonte di gioia il contatto con i bambini e la gente: la loro accoglienza, semplicità, gioia e serenità pur in mezzo a tante difficoltà ci lasciano sempre stupiti e ci comunicano fiducia, ottimismo e desiderio di abbandonarci sempre più all’Amore del Padre che vede e provvede.
Nello stesso tempo il particolare contesto sociale e la mentalità profondamente diversa ci chiedono di aprire il cuore e la mente per saper amare e condividere la diversità e la novità cogliendo la bellezza spirituale e la ricchezza morale che Dio ha messo nel cuore di popoli così lontani eppure così vicini.
Sperimenti poi come la fede ci fa veramente “tutti UNO”: ti trovi a un altro capo del mondo, eppure ti ritrovi a vivere la stessa fede, a pregare con le stesse preghiere, a partecipare agli stessi sacramenti: l’anima si incontra nell’unico Dio e Padre che ha chiamato e riunito veramente “uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione” e ci ha donato lo stesso “Spirito” di figli che ci fa tutti un solo corpo.
Siamo tornati con l’anima più aperta all’Amore e più ricca dell’Essenziale, che cerchiamo di incarnare staccandoci da tante cose superflue e vane.
Ringraziamo tutti voi che seguite la nostra Missione e ci aiutate a realizzare il progetto di Maria con il vostro aiuto e la vostra preghiera: la Madonna non mancherà di colmarvi con le sue grazie e benedizioni.
In Maria sempre !