2010
NORD INDIA: UNA MISSIONE CHE NASCE
Dal 2 al 16 novembre 2010 Padre Sergio è stato in India. Con Suor Yesumary (che lo aveva preceduto di una settimana) e con Padre Santhosh, dal 4 al 9 novembre sono stati a Ranchi, in Nord India, per incontrare il Cardinale Toppo e completare i passi necessari all’acquisto del terreno.
Sentiamo dalla loro voce il racconto di quei giorni.
Venerdi 5 novembre
Con Fr. Ignace e con i venditori del terreno siamo andati sul posto: ci hanno fatto vedere le particelle registrabili e ci hanno dato vari chiarimenti. Con Sr. Yesumary abbiamo messo nel terreno, sotto un sasso, una medaglia della Madonna di Medjugorje e poi siamo tornati tutti insieme al centro sociale. Siamo saliti in camera e abbiamo continuato a chiarire le cose. Alla fine, abbiamo trovato la soluzione, accettando di prendere circa 10 acri che formano un tutt’uno, senza angoli e senza propaggini o rientranze.
Contenti per la soluzione trovata nella quale abbiano sentito la luce, la pace e la presenza di Maria, abbiamo continuato a discutere sui vari problemi, sui passi da fare e relative spese. In conclusione siamo arrivati a comprare più del presvisto (10 acri invece di 7), ma era inevitabile se volevamo avere un unico appezzamento ben strutturato.
Sabato 6 novembre, ore 10:00
Incontro con il Cardinale alla Bishop’s House
Ci ha salutato con gioia; io l’ho aggiornato e gli ho fatto vedere la mappa del terreno che stiamo comperando, cosa di cui si è dimostrato molto contento.
Nel parlagli della possibilità che tra 2-3 anni si possa aprire un’ “Oasi della Gioia” a Ranchi, gli abbiamo accennato alla professione delle nostre sorelline e al fatto che stanno finendo il corso di Scienze Religiose a Roma e gli abbiamo dato l’immagine-ricordo della loro Professione.
Sr. Yesumary gli ha presentato il regalo da parte di Teresina, e gli abbiamo raccontato della sua operazione e della Madonnina che Teresina voleva portargli. Poi, in tono scherzoso, ha concluso: “Preghiamo che Teresina guarisca presto così mi porta la Madonnina”. In fine gli abbiamo chiesto di poter fare una foto con lui e ha voluto chiamare un sacerdote che ce la facesse e, sempre in tono allegro, ha detto: “ Ora andate giù a prendere una tazza di tè, così anche voi, quando verrò a trovarvi, mi offrirete almeno una tazza di tè!”. Ci siamo salutati con gioia e riconoscenza, ringraziandolo del suo Amore che ci ha fatto sentire come figli a casa del Padre.
Padre Sergio Raiteri
Domenica 7 novembre:
25° di Episcopato del Cardinal Toppo
La Santa Messa del Cardinale è iniziata alle 7 del mattino, con la presenza del Nunzio di New Delhi Mons. Salvatore Pennacchio, di una decina di vescovi e di circa 200 sacerdoti, e di circa 7000 fedeli radunati in un enorme prato, sotto una specie di immensa tenda-baldacchino. C’era un’atmosfera di preghiera molto bella. Non c’era una persona che parlava o chiacchierava. C’erano forse solo 3000 sedie e la maggior parte delle persone erano sedute sul prato.
Il Cardinal Toppo ha celebrato e predicato in Hindi: non mosse plateali, ma benedizione e affetto per il popolo, che rispondeva con devozione e affetto verso il suo Buon Pastore.
Osservando ogni cosa, sentivo che eravamo in un disegno fatto da Maria: tutto era accordato, una cosa si collegava con l’altra, tutti i passi fatti dal 2008 al 2010 si riunivano insieme come in un mosaico; prima erano passi singoli, adesso si univano e prendevano forma. Io spesso dicevo: “la Madonna, la Madonna” e poi ho sentito dentro di me:”noi avremo un grande futuro in Ranchi”.
Suor Yesumary
Prima di partire da Ranchi il Cardinale ci ha lasciato una lettera
in cui dichiara la sua gioia di accogliere la nostra Comunità
nella sua Diocesi per servire insieme i poveri
Martedi 9 novembre: visita alla tomba di Madre Teresa
Siamo arrivati a Calcutta verso le 10 del mattino. Un’ora di taxi nel traffico frenetico di Calcutta e finalmente arriviamo alla casa dove c’è la tomba di Madre Teresa.
Entriamo: una tomba alta circa un metro e ampia circa 4x3m. Spoglia, semplice, quasi rude, ma ugualmente maestosa. Sopra il suo nome “OUR BELOVED FOUNDRESS MOTHER TERESA” e sotto al suo nome, scritto con fiori gialli: “LOVE UNTILL IT HURTS” (Ama fino a che senti dolore).
Ci inginocchiamo e, nonostante l’ambiente sia alquanto disturbato dal traffico della strada principale vicina alle finestre, ci mettiamo a pregare.
Essere lì e sentire una sintonia particolare con lei è stato un tutt’uno: “Aiuta noi a testimoniare al mondo l’amore, così come Dio chiede a noi di testimoniarlo con il nostro carisma…aiuta Teresina, aiuta noi consacrati e consacrate ad avere un cuore di madre”. Mentre pregavo con queste parole le lacrime scendevano abbondanti, un profondo desiderio di conversione all’Amore tanto da gridarlo al mondo con la forza di Madre Teresa, riempiva l’anima; sentivamo il nostro niente e nello stesso tempo veniva in evidenza la potenza di Dio che si era manifestata nel suo nulla. Le abbiamo affidato, pregando insieme, l’opera che sta germogliando a Ranchi, le abbiamo affidato tutta la Comunità e poi ci siamo preparati per celebrare la S.Messa in inglese. È stata una messa piena di preghiere, sentimenti, constatazioni, conferme che si susseguivano...
Dopo la messa ci siamo fermati circa un’ora a pregare davanti alla tomba, a riposare la nostra anima incalzata da tante preghiere, pensieri e sentimenti… abbiamo avuto la sensazione che questa visita fosse una conferma dell’opera di Ranchi, di quanto sta avvenendo e avverrà…
Tutto abbiamo affidato alla sua protezione.
Padre Sergio Raiteri
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