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LA PAROLA
DEL MESE

NELLA MISURA IN CUI PARTECIPATE ALLE SOFFERENZE DI CRISTO, RALLEGRATEVI PERCHÉ ANCHE NELLA RIVELAZIONE DELLA SUA GLORIA, POSSIATE RALLEGRARVI ED ESULTARE”

(1PT 4, 13).

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PUNTO DI ARRIVO E DI PARTENZA:
L’INAUGURAZIONE DELL’”OASI DELLA GIOIA”

“Già e non ancora”: è il cammino della Chiesa ed è anche il nostro cammino.
L’Oasi della Gioia, come Centro della nostra Comunità, è stato un punto di arrivo raggiunto con tanto sacrificio, ma è stato anche un punto di partenza, che ha segnato e continua a segnare tutto il cammino della nostra Comunità.

Inaugurazione Oasi della GiioiaDopo il 2000 il nostro cammino di fede è continuato in modo più metodico con i vari incontri per tutta la Comunità e con gli incontri, distinti e con ritmo diverso, per il gruppo dei giovani e per il gruppo delle famiglie; il campo di fine agosto dava l’occasione anche ai fratelli del Veneto e della Sardegna di trovarci tutti insieme.
La presenza del gruppo giovani ha portato in Comunità una vivacità nuova, con musiche, canti e spettacoli che preparavamo per portare il messaggio della nostra vita agli altri giovani.
Anche il continuare ad andare a Medjugorie con i pellegrinaggi del Veneto portava ai nostri giovani e famiglie una vita e un’atmosfera sempre nuova.
Nel 2001 sono venuti a Medjugorie con noi anche Gino Datti, la moglie Anna e la figlia Fabiola che allora aveva 17 anni: è stata per loro un’esperienza indimenticabile che hanno poi continuato in Comunità diventando per noi un aiuto prezioso e un sostegno forte e sempre disponibile in qualsiasi difficoltà.
Proprio a Medjugorie, in quello stesso anno, abbiamo incontrato la famiglia Righetto: Ernest e Luana con i loro quattro figli; proprio il contatto con la loro famiglia ha nuovamente fatto innamorare i nostri giovani della realtà della famiglia oggi tanto provata e oscurata.
Il Campo-Comunità del 2002 non l’abbiamo più fatto nella Scuola Materna di Pantano, ma ci siamo adattati nel salone e nei locali del nostro Centro, sebbene solo parzialmente intonacati e senza finestre. E’ stata un’esperienza di povertà e sacrificio, ma vissuta nella gioia di essere già a casa nostra.
Al campo 2002 ha partecipato per la prima volta la famiglia di Ernest Righetto e Luana scesi da Treviso con i loro quattro figli. E’ stato l’inizio del loro cammino con la nostra Comunità, cammino da cui nascerà pian piano la Comunità in Veneto.
A coronamento del Campo è stato tenuto il corso “Vita Nuova” da Carlos Macia De Lara della scuola di S. Andrea: è stato un momento di grazia ed un’esperienza forte per tutta la Comunità.
In questi anni la Comunità si è aperta a esperienze ecclesiali che ci hanno aiutato a crescere e a sviluppare con sempre maggior chiarezza il nostro carisma. Abbiamo sentito importante la partecipazione agli incontri del Rinnovamento dello Spirito, soprattutto alla Convocazione Nazionale di Rimini. Dal contatto con il Rinnovamento è scaturito non solo un nuovo modo di pregare sperimentando la potenza dello Spirito, ma anche un nuovo anelito e nuove strategie di evangelizzazione adatte al refrattario contesto sociale e giovanile di oggi.
Così pure abbiamo iniziato a partecipare anche al “Festival internazionale dei giovani” fatto a Medjugorie la prima settimana di Agosto: la gioia e la testimonianza di migliaia di giovani apriva il cuore e dava forza ai nostri giovani che facevano un’esperienza profonda di preghiera, imparavano a far entrare Maria nella loro vita concreta e a testimoniare con coraggio la fede a compagni e coetanei.
Inaugurazione Oasi della GioiaUn’altra esperienza importante iniziata alla fine del 2002 e che ripetiamo ogni anno, è il pellegrinaggio che la nostra Comunità organizza ai luoghi di Padre Pio. Il suo amore alla Croce e la sua spiritualità di offerta e di corredenzione pian piano ci sono entrati nel cuore.
Il Campo-Comunità 2003, sempre nel nostro Centro, ha avuto il suo culmine nella preghiera di effusione, a ricevere la quale ci ha preparato P. Arcangelo dell’Abbazia di Monte Oliveto (Siena); la grazia dell’effusione ha caratterizzato il nostro cammino degli anni seguenti facendoci sperimentare la potenza della preghiera fatta in unità e dei carismi posti a servizio della Comunità.
Contemporanei a tutte queste iniziative volte al nostro cammino e alla nostra crescita spirituale, proseguivano i lavori al Centro Giovanile facendoci toccare la mano della Provvidenza in tante persone che ci hanno aiutato. Non cerchiamo neppure di elencarle perché senz’altro non riusciremo a menzionarle tutte: siamo sicuri, però, che la nostra Madonnina ha scritto i loro nomi nel Suo Cuore.
E venne pure il giorno tanto atteso della nostra entrata nel nostro Centro Giovanile: giovedì 13 maggio 2004, festa della Madonna di Fatima, esattamente quattro anni dopo la posa della prima pietra.
I mesi seguenti sono stati segnati da intenso lavoro per arredare e sistemare i locali del Centro, per preparare la nostra cappellina interna, per sistemare la viabilità esterna e preparare l’inaugurazione della casa che, pensiamo per ispirazione dello Spirito Santo, abbiamo sentito di chiamare: “Oasi della Gioia”.
Infatti durante il campo 2004, sabato 28 agosto, alle 16.30 abbiamo vissuto la cerimonia di inaugurazione del Centro “Oasi della Gioia” con la presenza del nostro Vescovo Mons. Girolamo Grillo, del Vicario Generale Mons. Luigi Raponi e altri sacerdoti, del Sindaco Alessio De Sio, dell’Architetto Mario Giuliani, dell’Impresario Alessandro Fumini, della famiglia Gregori e di tanti altri amici, benefattori, parenti e conoscenti da Civitavecchia, Tarquinia, Roma, Veneto, Piemonte e Sardegna che hanno condiviso con noi il ringraziamento alla Madonnina e la gioia di quel momento.
Dopo che P. Sergio ha illustrato la fisionomia del Centro “Oasi della Gioia” e ha rivolto un ringraziamento al Vescovo, al Sindaco, alle personalità e ai benefattori presenti e assenti, la Comunità ha espresso il suo messaggio di gioia con la rappresentazione della parabola del figliol prodigo sceneggiata dai bambini, con canti ed esperienze del gruppo giovani e del gruppo famiglie e da ultimo attraverso una danza indiana di Mary Selvi che finalmente era arrivata tra noi il 22 agosto precedente, festa di Maria Regina.
Infine ha preso la parola Mons. Girolamo Grillo e ha espresso la sua meraviglia e soddisfazione concludendo con una frase che ci è restata nel cuore: “si vede e si sente che qui c’è la mano di Maria”.
E con Maria noi vogliamo continuare la missione a cui Lei ci ha chiamato per portare la Sua luce e la Sua pace ai giovani e alle famiglie, realizzando così il suo materno Disegno d’Amore su di noi, su quanti ci ha affidato e su quanti ci affiderà.


Padre Sergio Raiteri